«Spesso la richiesta nasce dalla prospettiva del matrimonio cristiano, a volte in prossimità della stessa celebrazione. Bisogna evitare in ogni modo una preparazione affrettata che si traduca in un mero adempimento formale, avviando invece un itinerario di fede e di partecipazione ecclesiale. Questo è possibile, nella grande maggioranza dei casi, soltanto accettando la scomposizione del binomio Cresima-Matrimonio, fermo restando il fatto che il completamento del percorso dell’I,C. è essenziale nella vita del credente in Gesù Cristo» (DCnC n. 37) 1.
[1]I cresimandi che sono conviventi ricevono la Cresima dopo aver celebrato il Matrimonio (Decreto della Conferenza Episcopale Italiana n. 8 – Anno 1991)